Fuga per la vittoria
- paolominini
- 15 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Generare aria compressa costa: non lasciarla scappare!

Fughe d'aria: un'inefficienza da contrastare. Perchè?
Le perdite di aria per fughe rappresentano un costo “occulto” della rete aria compressa: la riduzione delle fughe è un intervento chiave per l’efficientamento energetico dell’impianto.
Le perdite sono presenti tutto l’anno, sono quindi un costo fisso.
L’eliminazione (anche parziale) delle perdite può portare a risparmi non trascurabili.
“La periodica ricerca ed eliminazione delle perdite rappresenta una best practice da implementare nella buona gestione di un impianto aria compressa di stabilimento.”
Ordine di grandezza del fenomeno
Per avere un'idea di quanto la somma di tante piccole perdite d'aria distribuite lungo la rete possa pesare sull'efficienza energetica dell'impianto occorre far notare che:
“In base all’esperienza, l’entità totale delle perdite di aria compressa da una rete di uno stabilimento può raggiungere mediamente il 15% della capacità totale della sala compressori, con punte del 30% in casi particolari di reti vecchie o non adeguatamente manutenzionate.”
Quanto costa una fuga d'aria?
Un esperimento condotto misurando la portata di aria compressa a 7 bar passante attraverso fori di diametro prestabilito (da 0,5 a 8 mm) ha condotto a risultati utili a quantificare il costo unitario annuo delle perdite d'aria (grafico qui sotto).

Anche se si tratta di un caso “addomesticato” riprodotto in laboratorio (nella realtà non si trovano praticamente mai fori nei tubi!) dal grafico si possono ricavare alcune importanti considerazioni:
- il costo delle fughe d’aria può raggiungere valori notevoli
- la pressione media in rete influenza il costo, che è direttamente proporzionale al suo valore
- il costo delle perdite è direttamente proporzionale al consumo specifico della sala compressori: un impianto aria compressa energeticamente ottimizzato costa meno anche di fughe!
Un caso reale: quanto si può risparmiare
Il grafico riportato qui sotto presenta il caso reale di uno stabilimento del quale è stata misurata la portata d’aria richiesta (l/s, linea azzurra) in presenza di produzione e a produzione ferma (sabato e domenica) unitamente alla pressione di rete (in verde). L’asse orizzontale rappresenta il tempo, le giornate di sabato e domenica sono riportate in rosso.

La portata necessaria a mantenere la rete in pressione in assenza di utilizzo è la portata perduta per fughe dall’intero stabilimento, e rappresenta nel caso in esame il 15% della portata media richiesta durante la settimana lavorativa.
Il valore totale delle fughe misurato è di circa 120 l/s, pari alla portata erogata da un ipotetico compressore da 50 kW, che lavorerebbe solo per generare l’aria perduta!
Considerando un costo dell’energia di 0,1 €/kWh (valore molto basso rispetto ai costi odierni, ma comodo per proiettare i risultati sul costo reale dell'energia), il costo annuo delle fughe d’aria dell’intera rete è presto calcolato:
50 kW x 8 000 ore/anno x 0,1 €/kWh = 40 000 €/anno
Eliminando anche solo il 25-30% delle perdite rilevate si possono ottenere risultati apprezzabili!






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