Riduzione delle perdite di rete: una pratica virtuosa
- paolominini
- 23 set 2021
- Tempo di lettura: 1 min
La ricerca fughe periodica fa parte della pratica di buona manutenzione e controllo dell’efficienza energetica

I perché di una pratica virtuosa.
Perché è necessario intervenire periodicamente?
Per tenere sotto controllo lo stato della rete
Per diffondere e rafforzare in azienda la cultura dell’efficienza energetica
Perché ridurre al minimo e tenere sotto controllo le fughe può portare alla riduzione di taglia dei compressori, con conseguenze benefiche sulla potenza impegnata e le emissioni di anidride carbonica.
Come si fa?
Una campagna di riduzione delle pedite di rete si sviluppa in tre fasi:
- individuazione dei punti di perdita
- bonifica
- controlli periodici
Come si individuano i punti di perdita?
La strumentazione per la ricerca delle fughe è di tipo fonometrico: in base all’emissione sonora generata dalla perdita è possibile individuarne la posizione precisa e associarvi un valore approssimato di portata.
La fuga di aria compressa genera il fenomeno della turbolenza, che a sua volta crea dei suoni con componenti ad alta frequenza, la direzionalità degli ultrasuoni generati individua il punto di perdita.
Direzionalità: le onde ultrasonore, avendo una lunghezza d'onda ridotta e quindi una frequenza elevata, si propagano per fasci rettilinei con modalità e condizioni similari ai fasci luminosi.
Lo strumento utilizzato per la rilevazione delle perdite della rete di aria compressa misura il valore di rumore emesso dall’aria espresso in dB/μV.
Tale valore, rilevato in corrispondenza dei punti “critici” dell’impianto individuati grazie all’esperienza dell’operatore, è utilizzato per elaborare una classifica dei punti di perdita, catalogati per importanza della fuga.






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